Donne fatali tra Medioevo e Rinascimento” è un progetto del Centro Studi Olim Flaminia che valorizza la donna, la parità di genere e l'empowerment femminile e ha origine da due volumi di Andrea Antonioli con la realizzazione di un video storytelling (regia di Stefano Caranti, testi Andrea Antonioli, voci di Tamara Milan, Antonio Musacchio e Lidia Sbalchiero; una mostra virtuale. Ogni iniziativa prevede un convegno con studiose ed esperte di tematiche femminili.
Ognuno dei due volumi comprende le biografie di 23 donne, ciascuna delle quali ha qualcosa di particolare da offrirci e da insegnarci, qualcosa che le distingue. Sono in ogni caso tutte donne carismatiche e virtuose che hanno vissuto da protagoniste la loro epoca. Infatti, quando la Storia viene narrata attraverso la vita e le azioni delle donne, pare vi si possa cogliere un elemento di novità, un qualcosa che esprime un valore aggiunto. Così la stessa Storia sembra diventare maggiormente autentica e concreta, meno ricca di fatti eclatanti, eroici, ma, soprattutto, meno artefatta e meno intrisa di eventi complicati e contorti.
L’iniziativa “Donne fatali tra Medioevo e Rinascimento” è un tributo alle donne italiane ed europee che hanno fatto grande la Storia, per cui di volta in volta si vanno a valorizzare gli aspetti culturali, storici e sociali della donna italiana ed europea attraverso figure femminili emblematiche entro un arco di tempo che va dalla metà del V fino a tutto il XVI secolo d.C.
“Fatale” va inteso come sinonimo di predestinazione e deriva dal latino fatalis (da fatum, che in italiano si traduce con “fato”, “destino”) inteso come termine o accezione che prelude o qualifica qualcosa di inevitabile, di ineluttabile, che conferisce a tali donne, consapevoli e coraggiose, un ruolo da protagoniste. Le donne fatali sono pertanto donne carismatiche ed emancipate, coi loro problemi, i loro bisogni, i loro sogni, i propri pensieri, le proprie idee e i propri obiettivi.
