MOSTRE:
"ARCHEOLOGIA DEI VOLTI”
“PAOLO E FRANCESCA. VISIONI DAL CUORE”
“SUGGESTIONI E VOLTI AL FEMMINILE”
TERRA DEL SOLE – PALAZZO PRETORIO
SABATO 3 MAGGIO 2025 - ORE 17,00
Sabato 3 maggio, alle ore 17, presso lo splendido Palazzo Pretorio di Terra del Sole nel Comune di Castrocaro (FC), saranno inaugurate tre mostre organizzate dal Presidente della Pro Loco Andrea Bandini: le due mostre individuali di Salvatore Gennaro dal titolo “ARCHEOLOGIA DEI VOLTI” e “PAOLO E FRANCESCA, VISIONI DAL CUORE”, curate da Andrea Antonioli (storico, archeologo e scrittore), Vittorio Spampinato (critico d’arte e Direttore di NuovaMente) e Renato Ongania (Direttore di WikiSemiotica) con la collaborazione della Compagnia di Ricerca di Nadia Fabbri e Marino Fantuzzi, l’Associazione Culturale Logos e il Centro Studi Olim Flaminia; la mostra collettiva SUGGESTIONI E VOLTI AL FEMMINILE. TRA STORIA, MITO E LEGGENDA” a cura di Marilena Spataro (critica d’arte e Presidente Associazione Culturale Logos). L’evento fa parte del circuito visite della grande mostra "Il ritratto dell'Artista" in corso ai Musei San Domenico di Forlì che vede la collaborazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L’inaugurazione delle tre mostre avverrà al cospetto delle istituzioni cittadine e altre Autorità, con un programma che prevede un focus sulle tematiche della parità di genere, empowerment femminile, la violenza sulla donna.
ARCHEOLOGIA DEI VOLTI è una mostra che evidenzia le doti artistiche del talentuoso Salvatore Gennaro, allievo per dieci anni di Nello Galvani in arte “il Cotignola”, che consiste in un viaggio tra i volti di personaggi della Storia e del mito, attraverso un dialogo costruttivo tra arte, archeologia, fisiognomica, supportato da discipline come storia, letteratura, filosofia, semiotica e antropologia. Si tratta di una interazione multidisciplinare che con profondità e suggestione si pone l’obiettivo di indagare il pensiero e la natura umana attraverso volti interpretati dal linguaggio artistico e dalla personalitàdel talentuoso artista Salvatore Gennaro.
«È possibile fissare un modello fisiognomico, cercando in ogni volto la coesistenza di più lingue, il deposito di più età che, come nell’archeologia, si stratificano rivelando messaggi e simboli oscuri da decodificare, applicando lo stesso principio alle rocce nell’incedere delle ere geologiche?» (A. Antonioli) «Qui è la bellezza, qui è la conservazione, qui è il rilancio dell’idea, dove per idea non è l’aver voluto realizzare un progetto estetico che richiami alla memoria obliata ma che proietti nel futuro Significati e Valori, racconti e ideali i quali, nella dimensione spazio-tempo da noi vissuta in un’apparente realtà intrisa di fatti e cronache spesso preoccupanti se non addirittura tragici, risuona come una lettura dell’anima... (V. Spampinato) «I volti sono essi stessi parti della comunicazione, esperienze empiriche perché visti, entrano a far parte delle percezioni sensoriali per chi li osserva, ossia rappresentano l’espressione a cui corrisponde un contenuto intellettuale (uno o più concetti). La semiologia si pone allora la domanda: che relazione c’è tra la percezione sensoriale del volto, empirica da parte dell’osservatore, e il contenuto concettuale che tale espressione significa?» (R. Ongania) |
Il tema dei volti si approfondisce e si complica con la mostra PAOLO E FRANCESCA, VISIONI DAL CUORE che è un’ulteriore espressione del talento artistico di Gennaro e prende vita dal progetto multidisciplinare “Paolo e Francesca. Amanti per l’eternità” che ha coinvolto 38 Comuni romagnoli e italiani, nonché numerosi Enti e Istituzioni culturali e sociali sia italiani che stranieri. La vicenda di Paolo e Francesca costituisce un bene culturale, un “memorabilia” straordinario, un patrimonio storico-letterario, sociale e pedagogico unico e totalizzante, un fenomeno fatto di valori intellettuali, morali e di costume a livello globale che pertanto va valorizzato, tutelato, conservato e promosso.
Nelle opere di Gennaro, la vicenda terrena e ultraterrena di Paolo e Francesca si diversifica e si articola notevolmente nella scelta dei momenti all’interno dell’episodio, con conseguenti innumerevoli tipi di approccio al soggetto: l’incontro della coppia con Dante e Virgilio, il racconto di Francesca, la lettura del testo galeotto, il fatidico momento del bacio, Gianciotto che sorprende la coppia in atteggiamenti amorosi, le fasi concitate del delitto, i corpi riversi degli amanti uccisi, le loro figure avvinghiate e fluttuanti nel girone dei lussuriosi, lo svenimento di Dante. Con l’arte di Gennaro l’intreccio fra vista e udito si fa fitto e labirintico con un effetto che finisce per accendere le emozioni dell’osservatore, valorizzando al massimo grado l’immaginazione, la libertà creativa, i sentimenti, spesso venando il tutto ora con un atteggiamento meditativo e malinconico, ora con un tratto drammatico, epico e addirittura titanico. |